Celebrazione Greco-Cattolica nella Basilica di San Pietro - "Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?"

Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?

La Santa Madre Chiesa propone alla nostra meditazione nella XXX Domenica dopo la Pentecoste (del giovane ricco) una prima lettura dalla Lettera di San Paolo ai Colossesi (3, 12-16) e la seconda, dal Vangelo Luca (18, 18-27).

In questo contesto, vestiti "di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità" (cfr Col 3, 12), i membri dell’Associazione "Inocențiu Micu Klein" dei fedeli greco-cattolici romeni in Italia sono stati presenti nella Basilica di San Pietro in Vaticano, per la celebrazione eucaristica mensile, in ”Cappella Ungherese”.
Prima della Messa i fedeli si sono fermati per una preghiera davanti al sepolcro del Santo Apostolo Pietro.

La Santa Messa è stata celebrata dal padre Valentin Marcu, il presidente dell’associazione, i canti essendo condotti dagli studenti Daniel Cristea e Ioan - Ștefan Dumitraș, studenti del Collegio Pio Romeno di Roma.

Nell’omelia padre Valentin ha richiamato l’attenzione di queli presenti sull’invito fatto dal Nostro Signore Gesu Cristo al giovane ricco del Vangelo, un invito che vale per tutti noi. Il nostro destino, il nostro cammino verso il Regno eterno dipende dalla nostra risposta alla Sua chiamata: ”Vieni e seguimi!”.

Tenendo conto del periodo liturgico in cui ci troviamo, il padre ha parlato sull’Avvento. Questo è un tempo propizio per risvegliare nei nostri cuori il desiderio di attesa di Colui ”che è, che era e che viene” (Apoc. 1, 8). Il Figlio Celeste è venuto a Betlemme piu di due milleni fa, viene in qualsiasi momento nel cuore di chi vuole riceverlo, e verrà alla fine del tempo a giudicare i vivi e i morti. Per questo motivo il credente deve essere sempre pronto, animato dalla profonda speranza di incontrare il Signore, come dice il salmista: ”Io aspetto il Signore, l'anima mia lo aspetta; io spero nella sua parola. L'anima mia anela al Signore più che le guardie non anelino al mattino, più che le guardie al mattino” (Salmo 129, 5-6), lasciandoci guidati da Colei che ha portato nel suo grembo il Verbo Incarnato, Maria, Vergine dell’attesa e Madre della Speranza.

Dopo la benedizione finale, il padre ha ringraziato ai presenti sottolineando che la gratitudine ricevuta, nella festa dell’Ingresso al Tempio della Santissima Madre di Dio, da parte della Sua Beatitudine Lucian Mureșan, Cardinale, Arcivescovo e Metropolità della Chiesa Greco-Cattolica Unita con Roma, è dovuta anche a coloro che hanno sostenuto le cause dell’ dell’Associazione "Inocențiu Micu Klein" dei fedeli greco-cattolici romeni in Italia.

Preghiamo, quindi, che le azioni dell’Associazione siano per l’aiuto dei nostri fratelli e per la maggior gloria di Dio.

Diana Homoranu e Daniel Cristea

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